Settimanale di favole inedite a cura di M. Vittoria Grassi
Le favole di MVG
Un mago confusionario
Vi ricordate della maga che indovinava il futuro e aveva sposato un mago distratto e confusionario? Bene oggi affronteremo una delle disavventure di questo mago che si chiamava, giustappunto, Svanito. Era un mago gentilissimo e distinto, di mezza età, bravissimo nella conoscenza di formule magiche e incantesimi ma piuttosto imbranato nella vita pratica. La FLOM (Federazione Lavoratori dell’Occulto Moderni) gli aveva affidato ormai da anni un compito piuttosto facile, proprio per andare incontro alle sue sbadataggini: doveva trovare i sostituti di maghi, indovini, streghe e personaggi di favole che fossero in momentanea difficoltà. Così un giorno arrivò a Svanito un messaggio da un Principe Azzurro, che avendo mal di denti e trovandosi ad essere tutto gonfio in faccia, non poteva certo presentarsi a Biancaneve per il consueto bacio del risveglio. Svanito prese i suo elenco di sostituti, scartabellò sotto la voce “”Principe”” e trasmise l’ordine di sostituzione. Poi, tutto soddisfatto di sé, si riposò (era anche un po’ pigro!). Purtroppo, naturalmente, le cose non filarono per niente lisce, perché il Principe convocato per il risveglio non era Azzurro ma Rosa. Si trattava di un Principe che si prestava a portare i messaggi agli innamorati nel giorno di San Valentino ed era appunto Rosa dalla testa ai piedi: cappello piumato Rosa Fucsia, giacchetta e calzamaglia Rosa pallido, scarpe a punta Rosa corallo. In più si presentò a Biancaneve, sdraiata in attesa del bacio, su un cavallo rosa e con una rosa in mano. Si avvicinò, si chinò sulla fanciulla e le graffiò subito una guancia con la spina della rosa: Biancaneve spalancò gli occhi, dette un grido e ricadde svenuta sul suo letto di fiori. Il povero Principe Rosa scappò a gambe levate, inseguito dai sette nani furiosi, e nessuno lo vide più.
Svanito fu aspramente rimproverato, multato e obbligato seduta stante a rimediare con un altro Principe, ben Azzurro questa volta! “”Certo, certo – balbettò – ho commesso un piccolo errore ma non succederà più!”” Si rimise quindi a scartabellare i suoi elenchi: di Principi Azzurri liberi, per la verità, ce n’erano proprio pochi: uno era impegnato con la Bella Addormentata, un altro si era trasformato in ranocchio, un terzo era ricoverato in ospedale dopo una furiosa lite con la matrigna di Cenerentola … Finalmente eccone uno libero! Svanito controllò con cura la scheda, questa volta: era proprio Azzurro, aveva molti anni di esperienza con principesse varie, possedeva un cavallo bianco ecc. ecc. “”Perfetto – si disse Svanito tutto contento di sé – questo lo spedisco subito da Biancaneve!”” Detto fatto inviò il messaggio di convocazione e si rimise a schiacciare il suo pisolino, ben meritato dopo tutto quel lavoro … Non fece in tempo a riposare dieci minuti che lo svegliarono i ruggiti del suo capufficio furibondo. Ancora una volta Svanito aveva combinato un gran pasticcio: il Principe da lui convocato era sì Azzurro, con vestito e cavallo adeguati, ma aveva 82 anni! Era un vecchio Principe Azzurro in pensione, che veniva utilizzato nelle commedie per bambini in cui doveva fare soltanto ridere. Biancaneve, nel sentirsi spazzolare la faccia dalla sua barba bianca, era svenuta di nuovo e i sette nani erano entrati in sciopero per la rabbia. La storia non dice, questa volta, come finì per il povero mago Svanito, ma qualcosa mi dice che questo non fu l’ultimo pasticcio che combinò …
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