Settimanale di favole inedite a cura di M. Vittoria Grassi
Le favole di MVG
Nuova avventura del mago Svanito
Riprendiamo oggi le avventure – anzi disavventure – del mago Svanito, quel simpatico mago distratto e confusionario che non ne combinava mai una giusta. Dunque, nel suo quotidiano lavoro alla FLOM (Federazione Lavoratori dell’Occulto Moderni), era costantemente impegnato a provvedere a sostituzioni e incantesimi di emergenza: streghe malate, Principi indisposti, magie mal riuscite e così via… Un giorno, mentre si affaticava a schiacciare il suo solito pisolino di tre ore buone, nel pomeriggio, fu chiamato d’urgenza ad intervenire nella favola di Cenerentola, che un mago apprendista aveva pasticciato: si era infatti dimenticato la formula magica per trasformare la carrozza che doveva portare Cenerentola al castello del Principe e al ballo di corte. Così Cenerentola se ne stava ad aspettare, più che mai seccata, vicino ad un’enorme zucca che non riusciva a trasformarsi. Il giovane mago apprendista le aveva provate tutte: la zucca era diventata un enorme cetriolo, e poi si era mutata in una slitta con tanto di cani al traino, e infine era comparsa in forma di bicicletta .. Cenerentola strillava a più non posso, il maghetto inesperto quasi piangeva e, come potete immaginare, la favola non poteva procedere in nessun modo. “”Il principe sposerà una delle mie sorellastre – sbraitava Cenerentola tutta scarmigliata – chiederò un risarcimento alla FLOM se non verrà subito qualcuno a porre rimedio a questo disastro!””. Detto fatto sopraggiunse, dopo essersi a malincuore destato dal suo pisolino, il mago Svanito, che di magia se ne intendeva davvero! Si presentò con la sua bella bacchetta magica in argento, congedò con stile il povero maghetto apprendista, pronunciò qualche formuletta e… zac! Subito comparve una bellissima carrozza dorata con adeguati cavalli bianchi e cocchiere. Quindi Svanito si rivolse a Cenerentola e la vestì in un batter d’occhio con una magnifico abito dai ricami d’argento .. Ancora un gesto della bacchetta e la carrozza raccolse in velocità la ragazza, diretta verso il castello. Svanito era molto contento di sè: “”Questa volta non mi possono rimproverare niente “” si disse, compiaciuto, e si avviò a riprendere il suo pisolino, ben meritato. Non fece in tempo a raggiungere la sua amata poltrona che un ruggito lo convocò nell’ufficio del Direttore, a cui uscivano nuvole d’ira persino dalle orecchie. Era giunta la notizia, direttamente dal ballo di corte, che Cenerentola, vestita meravigliosamente e splendente di bellezza, si era presentata a corte indossando, al posto della famose scarpette di cristallo, due enormi scarponi da sci!. “”Evidentemente un difetto di formula, direttore – balbettò Svanito – sa, nella fretta, tra carrozza, cavalli, cocchiere e vestito, mi devo essere dimenticato la formula delle scarpe!”” “”E, secondo te – ululò il Direttore – come farà Cenerentola a perdere sulla scalinata, a mezzanotte, uno scarpone da sci???!!! Tu Svanito, sarai la rovina della FLOM: sto aspettando il messaggio di risarcimento di Cenerentola e questa volta, visto il mancato matrimonio, sarà un danno salatissimo!””. Svanito, tutto mortificato, non seppe cosa rispondere e se ne tornò nel suo ufficio a testa bassa. Il tempo passò e già Svanito stava raccogliendo nel baule da viaggio le sue cose di magia, sicuro del licenziamento, quando si affacciò il Direttore, tutto radioso in volto. “”Svanito carissimo! – gridò – un’idea davvero geniale la tua: il Principe e Cenerentola si sono sposati per direttissima senza neanche la prova della scarpetta! Il Principe di questa favola, figurati, è un campione di sci e quando ha visto Cenerentola presentarsi al ballo munita di scarponi, ha pensato che tutto fosse predisposto e non ci ha pensato due volte: l’ha chiesta in moglie e sono già volati a fare una settimana bianca sull’Everest. Figurati che ci sono arrivate le congratulazioni di tutte le altre agenzie fiabesche: nessuno aveva pensato di accorciare così felicemente una storia d’amore. Davvero grazie, caro Svanito! Ti meriti proprio un aumento di stipendio.. “” E mentre il Direttore, fischiettando, svolazzava felice giù dalla finestra (era un mago molto acrobatico!) Svanito crollò sulla sua poltrona e, finalmente, schiacciò il suo tanto desiderato pisolino!
Immagine tratta da http://cantierepoesia.wordpress.com/2010/02/page/16/