Settimanale di favole inedite a cura di M. Vittoria Grassi
Le favole di MVG
Il re brutto e splendido (I)
C’era una volta un re così brutto, ma così brutto, che nessuna fiaba che si rispetti l’avrebbe voluto come re. Era rimasto calvo fin dalla nascita e, naturalmente, essendo molto miope, portava gli occhiali, i denti erano tutti diversi l’uno dall’altro, sia per dimensione che per colore, il naso pendeva sulla bocca come se fosse sempre sul punto di caderci dentro e le orecchie restavano spiegazzate dietro la testa come dei cartocci della spesa. Anche il resto del corpo non ispirava gran che: magro, con le scapole sporgenti, le braccia così lunghe che doveva infilarsele in tasca perché non penzolassero troppo e le gambe così storte che ci stava tranquillamente in mezzo un barilotto di birra. I piedi sembravano pinne da tricheco, tanto erano lunghi, cosicché uno speciale calzolaio era perennemente occupato a confezionargli babbucce grandi quanto una culla da bambino. Fra l’altro il poveretto si chiamava Splendido, perché questo era il nome che i suoi augusti genitori gli avevano scelto prima della nascita: quando poi Splendido era venuto al mondo, al vederlo così brutto, il re e la regina erano stati colti da un tal accesso di risa che morirono di Buonumore. Peccato perché erano due persone molto simpatiche ma, comunque, fu una gran bella morte.
Splendido crebbe così, orfano e allegrissimo, e allietò la corte con la sua bruttezza.
La malvagità (o la benevolenza) della sorte infatti aveva prodotto lo strano effetto di farlo diventare fonte di simpatia e di ilarità per tutti: aveva un gran senso dell’umorismo e un carattere meravigliosamente gentile, per cui rendeva la gente felice e di buon umore e chiunque lo conoscesse non poteva fare a meno di volergli bene. “” E’ così brutto – dicevano le dame di corte – che ti vien voglia di viziarlo!” e giù torte e biscottini e budini di cioccolato… “”Hai visto il naso oggi? – sghignazzavano i valletti – è spuntato il quarto foruncolo: ancora uno e cadrà giusto sul mento!”” e via ad inchinarsi, a curarlo e a scarrozzarlo sul cocchio per le vie del paese.
l sudditi, poi, non avrebbero cambiato il loro re per nessun altro re di questo mondo: “”Mi sembra che il nostro re oggi fosse meno brutto del solito – diceva una vecchina preoccupata – che non stia bene?”” e subito tutte le vecchine del paese portavano al castello infusi e tisane miracolose per migliorare la salute del re. ”Cara – diceva un marito alla moglie – spero proprio che nostro figlio non sarà bello come quello dei vicini: è così perfetto che manca di personalità… Non ha quella sana bruttezza che infonde simpatia!..”” “”No, certo, caro, sta’ tranquillo – replicava la donna – sarà bruttissimo, molto più di noi due e molto più brutto di sua sorella, che, già, rasenta l’orrido.. e lo chiameremo Splendido…””
Le cose quindi andavano nel migliore dei modi finché il re decise di sposarsi e mise un annuncio sul giornale: “”Cercasi ragazza giusta per re bruttissimo. Presentarsi a Corte il giorno… Il concorso è gratuito!””. l sudditi erano molto preoccupati: avrebbe trovato il loro re una sposa all’altezza dei suoi meriti? Era tanto ingenuo ed inesperto, povero Splendido!
A questo punto, miei cari amici, pensateci su! Come si risolverà la vicenda di re Splendido? Aspettasi risposta per la prossima settimana…
Immagine tratta da blog.libero.it