Il capodanno Thai
Almanaccando
Se avete paura dell’acqua o se non volete bagnarvi non andate domani in Thailandia, Birmania, Laos o Cambogia. Si celebra Songkran, il capodanno thailandese, una festa allegra e giocosa caratterizzata dall’acqua versata addosso in ogni modo a tutte le persone che passano per strada.
E’ principalmente una festa religiosa, che segna l’inizio dell’anno buddista, durante la quale tradizionalmente si fanno offerte ai templi bagnando le immagini di Buddha con schizzi di acqua e pulendo a fondo le loro dimore.
Allo stesso tempo, però, per molti altri ha assunto un senso molto più moderno e festaiolo. Per augurare buona fortuna si getta acqua sui passanti, una vera e propria guerra fatta di gavettoni e catinelle d’acqua, che danno però poco fastidio considerate le temperature intorno ai trenta gradi che in questo periodo ci sono da quelle parti.
Questo appuntamento è, infatti, conosciuto anche come Water Festival, il Festival dell’acqua, proprio perché la gente crede che l’acqua lavi via la sfortuna. Curiosi sono i modi per gettare l’acqua, dai secchi e dalle canne per l’acqua, fino agli elefanti che ne spruzzano con la loro proboscide.
Normalmente il Songkran è una festa che si vive nelle strade e nelle piazze con molto caos. Il paese si paralizza completamente per un paio di giorni. Da un lato si vede il gran numero di persone che si reca ai templi a portare offerte. Dall’altro si è estesa l’abitudine di fare scherzi ai passanti, bagnandoli dal capo ai piedi, gettando secchiate o sparando con le pistole ad acqua.
Disgraziatamente quest’anno, vista l’attuale situazione politica della Thailandia, si teme che le pistole ad acqua siano sostituite con armi vere e con munizioni reali. Speriamo che la cosa non succeda e che quel paese possa presto tornare a celebrare il suo capodanno in pace.
[rudy favaro]