Primo a denunciare l'""inchino"", ora vive sotto scorta
Intervista a Michele Albanese
Poche settimane fa la cronaca nazionale ha raccontato la storia della processione religiosa in cui la statua della madonna si era “”inchinata””, per mano dei suoi portantini, sotto il balcone di un boss mafioso. Era il due luglio scorso, nel paesino di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria: primo giornalista a descrivere la vicenda sul proprio quotidiano è stato Michele Albanese, de “”Il Quotidiano del Sud””, che ora vive sotto scorta proprio a causa dei suoi articoli e della sua voglia di raccontare la verità dei fatti. Abbiamo intervistato il giornalista per avere chiarimenti sull’accaduto e per capire quanto sia importante la lotta ad ogni forma di criminalità, al nord come al sud del territorio italiano.
[Stefano Vitale]