Si allarga il fronte NO TAV sui colli morenici

Si allarga il fronte NO TAV sui colli morenici

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Ambientalisti, politici e cittadini in campo per opporsi

In 1000 camminano contro la grande opera

“”Fermarlo è possibile, fermarlo tocca a noi””. Questo lo striscione capofila del lungo corteo che domenica 5 ottobre ha attraversato le campagne intorno a San Martino della Battaglia, in provincia di Brescia. Oltre mille persone si sono messe in marcia per dire “”no”” al progetto di costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità tra Brescia e Verona, i cui lavori dovrebbero partire a breve.
Un progetto controverso che fa discutere, soprattutto per il potenziale impatto ambientale devastante che avrebbe sull’area interessata, quella delle colline moreniche a ridosso del confine tra le provincie di Brescia e Mantova.
Ci siamo occupati dei danni che tale opera recherebbe al patrimonio naturale e culturale del basso garda e dell’alto mantovano, delle possibili alternative al progetto e delle prospettive future del movimento contrario alla TAV Brescia – Verona.
Abbiamo intervistato per questo Dario Balotta, ferroviere di Legambiente Lombardia, e Franceschino Tiana, Presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Mantova.

[Lorenzo Pirovano]

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