Roberto Vecchioni “Calabuig stranamore e altri incidenti” (1978)

Roberto Vecchioni “Calabuig stranamore e altri incidenti” (1978)

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Disco Base proposto e commentato da Marco Ferrari, musicista

Ascolta il Disco Base della settimana

1. ROBERTO VECCHIONI "Stranamore"
2. ROBERTO VECCHIONI "Ninni"
3. ROBERTO VECCHIONI "A te"
4. ROBERTO VECCHIONI "Il capolavoro
5. ROBERTO VECCHIONI "

discobase-fb-logoDopo aver raggiunto uno dei suoi apici assoluti pubblicando “Samarcanda”, un anno dopo il cantautore brianzolo ritorna con “Calabuig, Stranamore ed altri incidenti”. I testi sono sempre molto profondi e diretti, in cui si descrivono storie, come nelle migliore tradizione del professore. “Stranamore (pure questo è amore)” è uno dei pezzi famosi di Vecchioni. Orecchiabile ed impegnata nello stesso tempo. “Ninni” è invece un pezzo che si apre con un piano e la voce del cantautore, la coda è strumentale con la chitarra che eleva il pezzo in modo distinto e rende tutto molto toccante. I toni non cambiano in “A Te”, dedicata ad una donna amata ma che, per un motivo o per un altro, non corrisposto.

“A te nemmeno un sogno
nemmeno un’emozione
A te non ho lasciato
che una brutta canzone.”

In “Calabuig” e “Sette meno uno (il cane, la volpe, la civetta, il fagiano, il cavallo, il falco)” si riprende la stessa struttura musicale di “Samarcanda”. La lenta “Il Capolavoro”, l’intensa “Il Castello” e la trionfale “L’estraneo”, concludono un disco che rimane negli annali della storia musicale italiana, così come il cantautore che anche oggigiorno continua a deliziarci con le sue composizioni, anche se non come quelle di una volta.

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Oltre a vicepresiedere come si conviene a un vicepresidente, ci guarda dall'alto dei suoi 192 cm. La foto non tragga in inganno.