Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare
Almanaccando
In un vangelo apocrifo, il Vangelo Armeno dell’Infanzia, viene raccontata una curiosa versione dell’Adorazione dei Magi. I tre Magi, guidati dalla stella, partono dalla Persia e giungono alla grotta di Betlemme. Entrano uno alla volta a omaggiare con i loro doni il nuovo nato. Si ritrovano poi davanti alla grotta a confrontarsi su ciò che avevano visto. Si rendono però conto che tutti e tre avevano visto cose diverse là dentro. Il primo Mago aveva trovato un bimbo in fasce. Il secondo un uomo maturo, con la barba nera. Il terzo, invece, un uomo anziano con la barba bianca. Decidono allora di rientrare, sempre separatamente. Quello che prima lo aveva trovato bimbo lo vede ora come un uomo con la barba nera. Quello che l’aveva visto adulto e maturo lo trova invecchiato. E quello che lo aveva visto vegliardo lo incontra neonato. All’uscita si riconfrontano e, appurata la visione ancora diversa, decidono di tornar dentro una terza volta. E ciascuno lo vede di nuovo in maniera diversa. Ognuno ha così incontrato Gesù nelle tre diverse età, ognuno lo ha visto sia bimbo, sia maturo, sia vecchio. Capiscono quindi che Gesù è realmente il figlio di Dio, che non ha età e che è in tutte le età. Prima che i Magi ripartano verso casa la Madonna vuole dar loro un dono da parte di Gesù. Regala loro una pietra. Non una pietra preziosa ma un comune sasso. Lo guardano un po’ perplessi, ringraziano e partono. Man mano che vanno avanti nel loro viaggio quel sasso diventa sempre più pesante e, a un certo punto, vista la difficoltà di trasporto, decidono di abbandonarlo. Lo gettano così dentro un pozzo d’acqua. Improvvisamente da quel pozzo si alza una colonna di fuoco. Fuoco emerso dall’acqua. I Magi capiscono allora l’importanza di quel sasso e di quel fuoco scaturito dall’acqua. Arrivati a casa diffondono questo racconto tra le loro genti. Ancora oggi in Persa i discendenti di quei Magi, che erano zoroastriani, adorano il fuoco.
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