la partita vista dal ciffo
le buone e le cattive azioni del Mantova
È un proverbio mantovano, secondo cui, bere vino bianco e vino nero mette allegria. Mi permetto d’applicarlo alla vittoria del Mantova col Renate perché i due gol, segnati dal bianco Trainotti e dal nero Gyasi, ci han dato allegria e, nel gelo del Martelli (tra le 17 e le 19 a 0 gradi), ci han riscaldato come un doppio brulé. Insomma, il Mantova ha vinto con una diretta avversaria (s’era a pari punti) e, pur soffrendo qualcosa, meritatamente. Checché ne dica mister Boldini ch’agh va mai bén gnint (che non gli va mai bene niente). Mentre Juric se la ride (cosa più unica che rara) sotto i baffi.
Disegno 1. Squadra rognosa, il Renate, e il Mantova fatica. Quand’ecco che al 30’, in seguito ad una punizione e a un po’ di confusione, la palla spiove sul piedino sinistro di Filippo Boniperti, che non si fa pregare e stanga; Cincilla (stavolta non in rosa ma in verde che io lascio bianco per distinguerlo) respinge e Trainotti (cosa ci facesse in area avversaria dice di non saperlo neanche Juric) fa centro di testa.
Disegno 2. Nonostante le rimostranze del signor Boldini, al 4’ della ripresa le pere potrebbero già essere 2, se quel fenomeno di Said non si mangiasse un gol già fatto su gentile invito del Filippo che s’era bevuto tre o quattro omini neri. Segnalo che Said, mancino impenitente, ha calciato di destro.
Disegno 3. Dopo 3 minuti Said se ne va sulla destra e crossa (stavolta col suo fedele sinistro) per Caridi: mezza rovesciata e parata (intera) del verde Cincilla.
Disegno 4. Finalmente, al 37’, il raddoppio arriva, ad opera del neo entrato Gyasi che, tanto per scaldarsi un po’, fa una passeggiatina nella trequarti renatese, e, arrivato nei pressi dell’area (1), scambia con Boniperti (secondo me il migliore in campo) per poi (2) trafiggere elegantemente il povero Cincilla più verde che mai. Bianc e négar fa star alégar.