Kankarezzo

Kankarezzo

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la partita vista dal ciffo

le buone e le cattive azioni del Mantova

Nel senso che, quella con l’Arezzo, per il Mantova è una partita skankerata (= all’andata, 1-0 per loro). Skankerata (con la K rende di più) perché s’è perso per un rigore che dire mezzo regalato è una mezza esagerazione (la parola “mezzo/a” è lì per non sembrar partigiani) e che, dunque, ha fatto tirar kankeri ai mantovani tutti; e poi perché il Mantova non ha certo “girato” come ormai siamo abituati a vedere (stessa fòla all’andata). Juric dunque “sconfortato” (Gazzetta) e “a testa bassa” (Voce. Combinazione: l’avevo disegnato così anche all’andata); mentre Capuano, mister aretino, esulta come un forsennato, e, tanto per cambiare, dice di aver “ampiamente legittimato il risultato”. S’al la dis lü… (se lo dice lui… ma la tabella dei tiri in porta sembrerebbe dire il contrario: 5-3 per il Mantova).

Disegno 1. Al 25’ l’occasionissima: Said, lanciato da Boniperti, elegantemente “fa fuori” un aretino e, davanti al portiere, mentre tutti s’aspettano che tiri in porta, offre il pallone a Boniperti (che è già lì insieme a Caridi), quand’ecco che arriva sparato un tal Sabatino, che, pur incerottato al naso, di naso dimostra proprio d’averne, e di sinistro libera.

Disegno 2. Al 43’ il rigore kankero (decretato per quella che pareva una “normale” spallata in area che quel fenomeno di Trainotti poteva anche evitare), ben calciato (purtroppo per noi) da un tal Dettori.

Disegno 3. Sarà pur stata una brutta ripresa, ma guardate un po’ questo gran “numero” (al 23’) del povero Said, che (1) si alza un palloncino di Paro e, (2) bevutosi – sempre elegantemente – l’avversario, sfodera una splendida “girata”, che però finisce – ahimè – fuori. L’è anca scalognà: fossi in Juric, gli farei fare un pellegrinaggio alle Grazie. L’ultimo kankero (quasi alla fine) è per una punizione di Paro che finisce in curva. Censura (tanto per chiudere come all’andata).

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