Siamo fritti

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L'Antitrust multa i produttori di patatine

Pareri distorti (On Air alle 9 e 19.30)

Buon mercoledì veritiero
Alcune delle aziende produttrici di patatine fritte sono state pesantemente multate perché la loro pubblicità non è veritiera e induce i consumatori a non considerare con attenzione ciò che ingeriscono.
La multa è abbastanza elevata. Dai 250.000 euro per una delle due aziende mantovane ai 300.000 per l’altra. Sono aziende finanziariamente sane che sopporteranno certo il peso della multa, il Garante della Concorrenza e del Mercato non sta certo sparando né sul pianista né sulla croce rossa.
Detto della capacità economica diciamo dell’inganno.
Far credere che le patatine siano cotte artigianalmente a mano, che abbiano meno grassi (rispetto a cosa bisognerebbe dirlo quando i grassi sono più alti di quelli concessi dalla UE) che si usa olio d’oliva quando la percentuale di questo è la più bassa tra gli oli usati e altri messaggi simili, decisamente ingannevoli, hanno portato l’Autorità alle multe.
“Bastonano le aziende sane”, ha dichiarato uno dei titolari multati, e il contrasto corre subito al fatto che i loro prodotti non aiutano certo noi a rimanere sani.
Non c’é bisogno di essere degli esperti per capire che l’aggiunta di sale, e le patatine sono ben salate, favorisce l’ipertensione già diffusa abbondantemente senza il salato aiuto.
Se è vero che 5 milligrammi di sale ingeriti in meno al giorno, abbasserebbero la pressione arteriosa di 10 mm di mercurio, immaginiamo facilmente di quanto la alzano solo due patatine!
Se poi si aggiunge che quel che viene pubblicizzato è solo parzialmente vero, siamo veramente fritti!
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

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