Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare
Almanaccando
Nella Roma antica il 15 marzo si festeggiava Anna Perenna, una divinità arcaica e abbastanza oscura. La leggenda più nota, raccontata da Ovidio, dice che Anna era la sorella di Didone, regina di Cartagine amata ed abbandonata da Enea. Dopo il suicidio di Didone essa si rifugiò presso Enea, ma suscitò la gelosia della moglie Lavinia. Didone allora le apparve in sogno e le consigliò di lasciare nottetempo il palazzo. Così fece e da allora si crede che il fiume Numicio l’abbia rapita con le sue onde impetuose e l’abbia nascosta nei suoi antri, facendola diventare una ninfa immortale, ovvero perenne, da cui il suo nome. Era rappresentata come una donna anziana e simboleggiava così sia il passare degli anni, sia lo scorrere delle acque fluviali. La sua festa, oltre a un sacrificio e a preghiere pubbliche, consisteva in una disinibita scampagnata di uomini e donne con canti osceni, balli, licenze sessuali, grigliate e gran bevute propiziatorie. Si bevevano tanti bicchieri di vino quanti anni ci si augurava di vivere. Immaginatevi che sbronze!
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