Inutili code e opere in pericolo al Te per Mirò
Pareri distorti (OnAir alle 9 e 19.30)
Buon patrono organizzato
Non è sufficiente organizzare mostre che richiamano turisti.
Bisogna sapersi anche organizzare per la logistica e la sicurezza.
La lettera di una Signora che ha fatto 4 file consecutive, rinunciando alla quinta per avere, come di diritto, avendo pagato, l’audioguida, per vedere l’esposizione delle opere di Mirò, a Palazzo Te di Mantova, lettera apparsa oggi sulla Gazzetta di Mantova, denuncia uno stato di inettitudine e di pressapochismo da far paura.
La garbata e preoccupata accusa della Signora, se anche si vuole sminuire, denuncia una approssimazione che sicuramente non ci aiuta e soprattutto un pericolo per le opere esposte, proprio “esposte” alle impronte dei bambini lasciati liberi e con poco controllo, che tutto toccano o all’appoggiarsi involontario di persone ai quadri, magari senza accorgersene.
Nelle sale, non un addetto alla sicurezza, nessuno con cappello e divisa che vigili.
Le file poi, anche se di norma, in certe circostanze, che abbiano almeno un senso e delle indicazioni chiare, indicazioni che chiare non erano se, come scrive, inseritasi nella fila per Mirò, l’altra era per coloro che volevano visitare solo il palazzo, arrivata di fronte alla signorina dei biglietti si è sentita rispondere che quella era la fila dei prenotati anche se non c’era scritto da nessuna parte.
Per attirare visitatori, ospiti e consumatori di arte e di altro e sperare che ritornino alla prossima occasione, non bastano i nomi, serve organizzare e a quanto pare, siamo un po’ deboli in questa disciplina.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti
Immagine tratta da: http://www.giornalemetropolitano.it/wp-content/uploads/2014/11/234.jpg