Vecchie, costose, regole elettorali
Pareri distorti (OnAir alle 9 e 19.30)
Buon sabato usato
Tra una settimana esatta, alle 12, sapremo quanti candidati sindaci e quante liste concorreranno per le elezioni del 31 maggio nel capoluogo e nei 4 comuni mantovani che andranno alle urne.
Intanto, dove si vota, si stanno predisponendo gli spazi dove affiggere, gratuitamente, i manifesti elettorali per chi sarà ammesso alla competizione.
Come ho già detto nella consultazione precedente, quelli per i tabelloni, sono soldi pubblici spesi inutilmente, o comunque male, perché, mentre un tempo i manifesti cartacei, erano l’unico modo per raggiungere gli elettori, oggi il manifesto non lo guarda nessuno perché sostituito da mezzi più usati o semplicemente più alla moda come le e-mail, sms, whatsApp, Fb, Tw, per citare i più noti.
La legge che regola la propaganda elettorale, rende gratuiti, i tabelloni per i manifesti cartacei e i bolli per le lettere inviate alle famiglie ma non elargisce nulla per i social e altri strumenti che verranno invece usati.
I tempi cambiano, i metodi di propaganda pure, ma le leggi rimangono in vigore, anche quando sono obsolete, come in questo caso, buttando soldi pubblici per garantire quello che nessuno o pochissimi utilizzeranno.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti