Gli intoppi mantovani delle ciclabili europee
Pareri distorti (OnAir 9.00 e 19.30)
Buon giovedì pedalabile
Ieri a S. Benedetto Po, si è parlato ad alti livelli, di Eurovelo8 che è una ciclabile europea lunga 5900 Km che unisce o meglio dire, unirà, Cadice in Spagna con Atene e successivamente con Cipro.
L’Italia è interessata per un percorso di 965 Km di cui 190 lungo l’asta del PO e la nostra Provincia, intesa come amministrazione, è capofila di questo progetto, per il tratto Viadana Ostiglia (riva sinistra Po) e Suzzara Felonica (Riva destra Po).
Il nostro territorio è incrocio, proprio per sua natura fluviale, anche dell’Uurovelo7 che unirà Capo Nord con Malta, transitando per il Garda e per le rive del Mincio verso il PO dove si incrocerà con la 8 da e per Spagna e Grecia.
Siamo stati l’incrocio medioevale di altri interessi, siamo l’incrocio ciclabile di altre forme di turismo, in questa nostra epoca, peccato che ci manchi la capacità di posizionare cartelli e di costruire ponti per superare i naturali ostacoli dei fiumi.
Provate ad arrivare in bici sulla ciclabile che fiancheggia il lago inferiore che circonda Mantova e vi fermerete all’ultimo cartello, di fronte ai bastioni di Porto Catena, non sapendo più che strada prendere, se non infilarvi, in bici, nel traffico cittadino di via Trieste e Corso Garibaldi per raggiungere l’altro cartello della ciclabile seminascosto all’ingresso di Bosco Virgiliano.
E’ una questione di ponti o passerelle a Catena, di cui ormai nemmeno in campagna elettorale, si parla più.
A risentirci a domani. Grazie
@robertostorti