Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare
Almanaccando
Li chiamiamo rom, sinti, zingari, nomadi, in realtà sarebbe meglio chiamarli popolo romanì. Non c’entrano nulla con la Romania, arrivano dall’India e se sono nomadi è perché spesso nel corso dei secoli sono dovuti scappare per trovare luoghi più accoglienti dove stare. Loro ci chiamano Gagé, perché siamo diversi da loro. Per noi Gagè, i Rom sono un popolo indistinto di cui tendenzialmente dobbiamo diffidare. Certo il popolo romanì non gode di ottima fama in Italia, ma anche noi ai loro occhi risultiamo probabilmente un poco strani. Il 24 maggio è la festa dei rom, una festa partecipata e colorata. Nel sud della Francia, in Camargue, si ritrovano a decine di migliaia da tutta Europa. Un raduno di due giorni per venerare Santa Sara, Sara la Nera, patrona di tutti i gitani. Il posto si chiama Saintes Maries de la Mer, una località dove andavano a svernare Hemingway e Picasso, tra gli altri. Nella cripta sotto al campanile di Saintes Maries de la Mer è custodita la statua di Santa Sara. La sera del 24 viene ricoperta di gioielli, sete e broccati e trasportata in processione, con tanto di destrieri bianchi, e per due giorni seguono canti, balli, violini, chitarre e tanti turisti curiosi che accorrono per non perdersi la festa.
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