Pareri distorti (OnAir alle 9 e 19.30)
Come quelle da bar ma con più conseguenze
Buon giovedì autodenunciante
Non so se ci avete fatto caso, ma negli ultimi tempi sono moltiplicate, sui quotidiani locali, le lettere di scusa per cose scritte sui social e in genere su facebook. Alcuni esempi: “Chiedo scusa, non so perché l’ho fatto” e ancora “Rendo pubblica la mia ammissione di colpa e il conseguente pentimento”. Folgorati sulla strada di Damasco come S. Paolo? No, minacciati, giustamente, di denuncia, da parte degli offesi via social.
Un tempo c’erano le chiacchiere da bar che, in quanto tali, non avevano rilevanza giuridica come ha ben scritto il Giudice quando ha dovuto affrontare il contenzioso di quel pollaio che era la trasmissione pallonara: “Il processo di Biscardi”, archiviando la pratica dicendo che non ci poteva essere reato in quanto, quelle espresse non erano opinioni, ma chiacchiere da bar, sminuendo non solo il valore di quanto detto ma anche la gravità del fatto e la limitatezza della trasmissione.
Ecco, forse qualcuno, scrivendo sui social, pensa di essere come al bar, dove in molti ascoltano gli improperi lanciati al mondo e altrettanti, se chiamati a testimoniare, non ricordano, vuoi perché poco lucidi al momento dell’ascolto, vuoi perché non si fa mai del male ad una compagno di bevute.
Sui social, pur avendo molti discorsi la stessa valenza e insipienza delle chiacchiere da bar, uno firma con nome, cognome data e ora, la propria autodenuncia.
Non è certo un salubre esercizio.
A risentirci domani. Grazie!
@robertostorti