A Spass

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La partita vista da Ciffo

copertina

Già, il Mantova, a Padova, l’è andà a spass, è andato a spasso, è stato portato a spasso e mister Maspero rischia di essere mandato a spasso. Il che non è davvero uno spasso. In ogni caso, vedarém bén bèla, vedremo cosa succederà, e sperém in ben.

Disegno 1.

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All’inizio, visti (su Sportube) i primi calci, ho detto: «Abbiamo cominciato col piedino morbido», e subito, al 4’, arriva il primo golletto. Punizione padovana che spiove in area mantovana, dove il nero Diniz, incontrastato, di testa mette in mezzo per un tal Mazzocco, che tira addosso a due dei nostri, fermi come “i omón dal vescóv” (le due statuone davanti al palazzo vescovile); la palla sta per entrare in porta e Bonato la respinge coi suoi piedi proprio su quelli di tal Neto Pereira che, elegantemente, la mette dentro.

Disegno 2.

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Nel resto del primo tempo il Mantova continua ad andare a passeggio, lasciando giocare il Padova, forse in onore del neovescovo padovan-mantovano Cipolla. Per vedere una reazione degna di tal nome bisogna aspettare il 4’ del secondo tempo: Dalla Bona-Zammarini (entrambi fuori quadro)-Raggio Garibaldi-Ungaro che (1) evita un padovano e (2) sinistreggia in porta, ma, ahimè, non sufficientemente angolato, e il portiere Petkovic (tipico cognome padovano) riesce a parare. A dir la verità, è questa l’azione più bella non solo del Mantova, ma di tutta la partita. Ma l’è na consolasión magra.

Disegno 3.

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E, infatti, arrivano, una dopo l’altra, la seconda e la terza “pera”.
Al 21’ il neoentrato Petrilli (ch’ l’era mèi ch’al stés fóra), parte da chissà dove seminando mantovani per il campo; non contento, arrivato in area, evita anche Bonato e indovina la porta da posizione quasi impossibile.

Disegno 4.

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Incontenibile Petrilli

Passano 3 minuti e l’incontentabile Petrilli ci prova da fuori area, e l’è anca fortünà (e noiàltar scalognà), perché il suo tiro è deviato da un nostro difensore, e diventa un imprendibile pallonetto che s’infila all’incrocio dei pali sotto lo sguardo sconsolato del povero Bonato. Alégar!

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