Pensiamo ancora a idrovolanti ed eliporto?
Buon venerdì volante
L’aeroporto “Catullo” di Verona dista, casello casello, 36 Km di autostrada da Mantova, diciamo che è a meno di 40 km dal centro città ai cancelli d’imbarco.
Diciamo che può essere considerato “anche” l’aeroporto di Mantova.
Qualsiasi cittadino di Milano o Roma, ma anche di altre città, ad esempio, ha il proprio aeroporto molto ma molto più distante.
Nonostante questo, gli amministratori mantovani, e non penso solo ai Sindaci, snobbano il “Catullo”.
Non c’é un collegamento pubblico, non c’é un servizio taxi decente (quelli mantovani non possono imbarcare da VR a MN se non su prenotazione), non c’é treno diretto e soprattutto non c’é nessuno, persona o ufficio o sportello, che inviti i passeggeri a dirottare verso la nostra città o a invogliare a farci visita.
Se il maggior operatore in Italia, (Rayanair), ha incrementato ulteriormente i voli da e per il Catullo state pur certi e sicuri che ha fatto bene i conti dell’importanza strategica dello scalo.
Da noi, invece, si tolgono le navette, si tolgono gli sportelli, ci si affida a qualche sporadico maxi manifesto e forse si continua a sperare negli idrovolanti o nell’eliporto al migliaretto che rimane li, incolto e recintato, come lo ha voluto il leghista Boni quando è diventato, 20 anni fa, Presidente della Provincia.
Matureremo qualche idea decente almeno nell’anno in cui siamo capitale Italiana della cultura?
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti