Dopo 7 giorni di esposizione alle polveri
Buon venerdì polveroso
La lunga estate di San Martino ci ha portato non solo castagne,sole e novello, ma anche polveri: sottili e ultrasottili.
Entrambe non fanno bene al nostro apparato respiratorio, e questo lo sappiamo, così come sappiamo che a provocare queste situazioni sono certamente le auto e il riscaldamento domestico, non potendo più annoverare nel conto IES e Burgo, i cui camini sono pieni di ragnatele, essendo spenti.
Secondo il protocollo di sopravvivenza, superati certi limiti, c’è il blocco delle auto e l’invito, purtroppo non controllabile, di non surriscaldare le case e gli uffici oltre i 20º centigradi.
Per ora, nonostante siano dieci giorni in cui siamo oltre il limite consentito, è scattata solo la consultazione su cosa fare e con chi, coinvolgendo,i comuni della Grande Mantova.
Secondo il Deputato-pneumologo Zolezi, bisognerebbe avere il coraggio di fermare tutte le auto ad eccezione delle euro5 e di quelle elettriche, perché si ha la certezza scientifica che, dopo sette giorni consecutivi di esposizione alle polveri, il dna inizia a riprogrammarsi.
Tenuto conto delle bugie che ci hanno raccontato sulle emissioni delle auto, direi che sarebbe serio non far finta di niente consumando tempo nel decidere cosa decidere; tanto l’anticiclone delle Azzorre non ha intenzione, per ora, di lasciar passare nessuna perturbazione atlantica che movimenti un po’ questa nostra umida e stagnante aria.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti