Proteste in latino al Liceo “Virgilio”
Buona domenica citante
In questa settimana, alcuni studenti del Liceo Virgilio hanno affisso cartelli in piazza Dante, di fronte all’ingresso dell’Istituto che li ospita, perché, a loro dire, ma pare anche a dire di alcuni insegnanti, che però non si sono esposti come hanno fatto gli studenti, sono “stanchi della mancata trasparenza, delle umiliazioni a studenti e docenti, della cattiva gestione delle attività extracurriculari, delle limitazioni dei diritti basilari, e stanchi di chi antepone l’immagine dell’Istituto al benessere di chi vive la scuola”.
La Preside non l’ha presa bene, soprattutto si dice che non abbia preso bene alcune definizioni alla sua persona apparse su messaggi condivisi con wa dal gruppo dei rappresentanti di classe.
E’ almeno dal 1975 che non ricordo un coinvolgimento della statua di Dante con affissi cartelli scritti a mano con pennarelli, come quelli apparsi nei giorni scorsi, con citazioni latine del condottiero cartaginese Annibale e di Dante stesso e, nonostante questo esporre frasi non tratte da melensi slogan veicolati dai social, la Dirigente non gradisce questa dimostrazione di autonomia di giudizio, di coraggio delle proprio pensiero, di dimostrazione di conoscenza e di applicazione di quanto appreso, e di ricerca della giustizia con l’esercizio delle democrazia.
E’ evidentemente rimasta al “Lavare i panni in Arno”, nonostante ormai le acque siano perennemente limacciose o al “Giro di chiglia” per chi sobilla e propone l’ammutinamento.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti