I costi della mancanza di presidii (con due i finali)
Buon giovedì custodito
Fanno notizia, oggi, i reiterati furti nelle scuole.
Il problema, però, viene da lontano, e viene dai teorici del taglio ai posti di lavoro, soprattutto quelli che sembravano dei doppioni come il bigliettaio sui bus, il custode nelle fabbriche e nelle scuole.
L’occhio umano, la presenza umana, è ancora un dissuasore molto più efficace delle intermittenti lucette rosse degli allarmi o il freddo occhio delle telecamere, facilmente aggirabili soprattutto in strutture enormi, isolate, e piene di finestre e porte.
La teoria che si risparmiano stipendi, e perciò costi, abolendo i custodi, in questi giorni presenta il conto, non solo di materiali spariti, i cui costi di ripristino non sono secondari e, soprattutto, difficili da (ri)reperire, ma anche in termini psicologici di insicurezza e in termini didattici per il necessario “Pit Stop” delle lezioni per carenza di strumenti.
La stessa cosa vale per i vandalismi sui bus e sui treni, gli atti di bullismo, e per i furbetti senza biglietto.
Basta “buttare un occhio” ai costi di ripristino dei vandalismi, messi a bilancio dall’Apam e da Trenord, per capire, anche se non si è economisti, che se si fossero tenuti custodi e bigliettai, sarebbero costato tutto meno.
Inutile, oggi, piangere.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti