Anche con inceneritore (ex-Burgo) spento
Buon lunedì limpido
Premessa obbligatoria: le polveri che ci hanno assillato, e ci assillano, non sono prodotte né dalla Burgo né dalla Ies, che sono “spente” da più di un anno.
Prima logica deduzione: sono perciò prodotte da quel che rimane tra le cause inquinanti e cioè gli impianti di riscaldamento domestici, gli scappamenti delle auto e dall’attrito delle gomme sul terreno, che oltre a consumarsi alzano le residue polveri già esistenti a terra.
Ovvio che se a questi fattori, a cui nessuno mette mano, né il pubblico con ordinanze efficaci e controllabili e applicabili, né i singoli, diminuendo il calore in casa propria, si aggiungeranno le emissioni del termovalorizzatore che la Pro-Gest intende utilizzare nella ex Burgo che ha comprato, la situazione può solo peggiorare.
Che poi la storia della Pro-Gest, che già dichiara di aver speso 75 milioni comprando una macchina continua per produrre cartoncino, nonostante non abbia in mano nessuna autorizzazione a “fumare” faccia pensare; che le domande per 100 posti di lavoro siano dieci volte tante, che i sindacati conseguentemente forzino l’opinione pubblica premendo per la riapertura “senza se e senza ma”, non suona certo bene e lascia intendere che ci sono decisioni già prese o promesse e non pubblicamente comunicate.
Sta delineandosi una storia polverosa e poco limpida.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti