Tifosi contro ex idoli nel calcioscommesse
Buon mercoledì tifante
Provo a scomodare Freud dicendo che quello dei tifosi del Mantova, che si sono costituiti parte civile nel processo “calcioscommesse” che inizia oggi a Cremona é “Amore – Odio”.
Posso pure tentare di scomodare, e parafrasare Don Milani, dicendo che “I tifosi sono come i Preti, i Maestri e le Puttane che si innamorano alla svelta e altrettanto alla svelta dimenticano”
Posso infine concludere con Mao, ricordando ai giocatori che hanno venduto le partite, come alcuni di loro hanno già ammesso, che “il calcioscommesse non è un pranzo di gala” c’é da aver paura, una volta entrati, come ricorda l’attuale attaccante del Mantova, Ruopolo che ha dichiarato, come bevendo uno Jagermeister “Perché non so perché”
Già ai tempi della partita con il Cittadella, persa dal Mantova per 6 reti a zero, il nostro Ciffo, che disegna ogni settimana, sul nostro sito, i gol, aveva dei dubbi; poi, le inchieste, e le ammissioni, hanno chiarito che era impossibile che quella fosse una partita seria.
Ieri, 230 tifosi hanno firmato, davanti a un notaio, la loro richiesta di rimborso per aver infranto un loro sogno.
Siccome però i sogni non possono essere materia giuridica, hanno chiesto, più prosaicamente, di essere rimborsati dei soldi spesi per abbonamenti, biglietti e trasferte.
Esiste un precedente, favorevole ai tifosi, a Bari.
Vedremo se i giudici Cremonesi avranno la stessa sensibilità verso chi ha idolatrato, e ora odiato, i “pallonari” che per qualche decina di migliaia di euro, che non hanno certo cambiato la loro vita, hanno portato una squadra centenaria, praticamente al fallimento e ad arrancare malamente nelle basse serie!
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti