Rileggere la riforma sanitaria

Rileggere la riforma sanitaria

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Dopo gli arresti in Lombardia

Buon giovedì sano

Dopo gli arresti del “padre” della riforma della sanità della Regione Lombardia, pur rimanendo io garantista, per cui una persona è innocente sino a quando non viene giudicata colpevole da un tribunale, ritengo che sarebbe opportuno rileggere, con la lente di ingrandimento, la cosiddetta riforma della Sanità Lombarda.

Un ex assessore sotto processo e colui che ha voluto e lottato per questa riforma, agli arresti, mi sembrano due buoni motivi per passare al setaccio, parola per parola, proprio il testo della riforma sanitaria da poco approvato dalla maggioranza del Consiglio Regionale Lombardo, perché, chi aggirava le regole messe da altri, sicuramente ha ridotto i paletti e gli strumenti di controllo, potendo stendere il testo più adatto alla sua visione di salute, visione che, stando alle intercettazioni pubblicate, è più quella dei pezzi da 500 € da nascondere le freezer che non quella della salute dei pazienti. E qui il termine pazienti, ci sta proprio tutto.

Chiedere le dimissioni del Governatore, come pomposamente si fa chiamare, o chiamano il Presidente Maroni, è un esercizio inutile, che non porta né voti né risultati perché il nostro è un Paese in cui tutti chiedono le dimissioni degli altri ma nessuno le da mai, nemmeno quando è colto con le dita nel barattolo della marmellata.

Ripassare al setaccio il testo e i meccanismi della riforma, sfruttando il fatto che la maggioranza è in un momento difficile e sbandante, è quello che sarebbe opportuno fare, e sarebbe, a mio avviso, anche produttivo, per tutti.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti