Si parla spesso di “cecità” riferendosi ad un’incapacità di vedere attraverso gli occhi, ma l’atto di vedere non può essere ridotto esclusivamente ad una semplice azione di registrazione. “Vedere” vuol dire anche prendere coscienza della realtà attraverso un processo che passa dall’acquisizione di un’immagine alla sua decodifica e all’attribuzione di significato. L’incapacità di vedere comprende significati altrettanto drammatici e rilevanti sia sul piano individuale che sociale. La cecità emotiva rappresenta un disconoscimento delle proprie emozioni e in seguito essa può trasformarsi in analfabetismo emotivo con gravi conseguenze sull’individuo. La cecità sociale costituisce l’estrema difesa verso ciò che tende a turbare uno stato di equilibrio mentale, si concretizza in un’azione individuale e collettiva indirizzata a filtrare e modificare informazioni con la conseguenza di una chiusura totale verso ciò che appare come una minaccia per l’individuo, la società, i sistemi sociali e politici.