la partita vista da Ciffo
Il grigio delle maglie alessandrine dev’esser contagioso. All’andata s’è diffuso nella nebbia del Martelli e nelle gambe dei biancorossi, che han buscato quattro pappine. In questo ritorno, nonostante il (cauto) ottimismo di mister Prina e dei nostri giornali, tutti concordi nell’elogiare il pareggio e la prestazione del Mantova, il grigiore, a parer mio, s’è diffuso su tutta la partita, sia nostra che loro. È vero che l’Alessandria è lassù e il Mantova quaggiù; è vero che qualcuno definisce “perfetta” la partita che termina 0-0, perché “senza errori”; ma è anche vero che uno 0-0 può anche esser frutto di una prestazione grigia da parte delle due squadre, come, sempre “a parer mio”, è stata quella tra Alessandria e Mantova, non solo senza gol, ma anche senza ciò che fa bello il calcio. Però, visto che non s’è perso e non si sono corsi grossi pericoli contro una delle prime, “contentémas e sperém in ben”, accontentiamoci e speriamo bene (cioè di farcela agli ormai praticamente sicuri playout).
Al 31’, forse la cosa più bella del Mantova: Di Santantonio, ben servito da Tripoli, si destreggia in mezzo a tre omini grigi e lascia partire un sinistrone che finisce fuori d’un pelo.
Al 13’ del secondo tempo, espulsione d’un tal Morero (doppia ammonizione), ma il Mantova non riesce ad approfittare della superiorità numerica, che comunque dura solo un quarto d’ora perché al 29’ viene espulso anche Di Santantonio (seconda ammonizione del Lello). L’arbitro, anche lui contagiato dal grigiore diffuso, espelle addirittura anche mister Prina.
Alla fine, palo (esterno) d’un tal Mezzavilla; ma Bonato c’era.
E subito dopo, bella parata di Bonato su lècca del numero 9 Bocalon, che resta a boccasciutta. E con lui, tutta l’Alessandria. Contentémas.