Predoni anche sul lago superiore
Buon martedì braccato
Due trentenni, in barca sul lago superiore di Mantova, quello teoricamente meno inquinato, sono incappati con l’elica del motore, in una rete della lunghezza di circa 3000 metri con dentro dai 20 ai 30 quintali di pesce.
Hanno passato la notte a tagliare la rete e a ridare la libertà ai pesci, hanno avuto il timore di essere assaliti da chi quella rete aveva steso per un furto pianificato.
Sostengono di aver avvisato e chiesto aiuto, ma di notte, il nostro lago è incustodito, e forse non solo di notte. Nessuno è intervenuto a dar loro una mano.
Vuol dire che chiunque, di notte, può spadroneggiare sulle acque non solo dei laghi di mezzo e inferiore di cui già si sapeva, ma su tutte le acque del Mincio che si allarga attorno alla Capitale della Cultura.
Eppure, furgoncini frigorifero che entrano nelle capezzagne che conducono alle sponde e barche che stendono km di reti non dovrebbero essere così mimetizzabili agli occhi di agricoltori, allevatori e pescatori.
Così come questi due trentenni hanno rischiato, togliendo sotto il naso dei banditi parte del loro bottino, se ogni pescatore prestasse i propri occhi e il proprio telefonino per segnalare anomalie, vista la densità di canne e di lanci che popolano le nostre sponde, avremmo, come già detto, i laghi più controllati al mondo.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti