L’abusato “Mi scuso”

L’abusato “Mi scuso”

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Non è credibile, e nemmeno sufficiente

Buona domenica senza scuse

E’ un ritornello che non serve e non dice più niente.

Mi riferisco al “mi scuso”, pronunciato da chi ha combinato qualche guaio o addirittura qualche omicidio.

Tutti a scusarsi dopo, quando non serve più a nulla se non a dire mi sono scusato; come se bastasse.

Non basta, bisogna cambiare stile e atteggiamento per essere credibili.

Si scusa lo stalcker dopo aver rovinato la vita altrui, si scusa l’investitore che invece di fermarsi a soccorrere, scappa via lasciando sul selciato donne, bici e il proprio specchietto retrovisore come firma, come successo nei giorni scorsi nei pressi di Mantova.

Un 59 enne, di cui la Gazzetta mette solo le iniziali, ha urtato due donne che procedevano in bici, non si è fermato a soccorrerle, è scappato ed è stato ritrovato, come previsto e prevedibile, dopo meno di 24 ore e si giustifica dicendo che è stato Lui a chiamare i soccorsi.

I social prima, la polizia locale poi, con l’ausilio delle telecamere che leggono le targhe, hanno setacciato le carrozzerie alla ricerca di un’auto scura, senza lo specchietto destro, e hanno trovato, facilmente l’arma del misfatto.

L’uomo si è scusato pubblicamente, dice il giornale.

E allora?

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti