La partita vista da Ciffo
Col pareggiotto a Cuneo si può dire che “l’andata è andata” (sottinteso: “bene”), visto che nel ritorno al Martelli ci basterà non perdere per restare in C (o “Lega pro” che dir si voglia). Mister Prina, squadra e tifosi, dunque soddisfatti, ma “ocio” (occhio), perché il Cuneo ha tenuto “per quasi tutto l’incontro, il pallino del gioco” (Gazzetta), reclama addirittura due rigori, e il cuneese mister invita alla calma sostenendo che la sua squadra ha dimostrato di non essere inferiore al Mantova. Insomma, l’è mìa fnida (non è finita).
Nota tecnica: stavolta metto le didascalie sopra, e non sotto, i disegni, per via della linea lor sottostante che mi sembra una specie di separazione (finezza grafica).
Tutti riconoscono che la partita è stata bruttina, col Mantova che ha soprattutto badato a non prenderle e col Cuneo quasi mai pericoloso. Da buon tifoso disegno le tre occasioni del Mantova e, per non esagerare, quella che mi sembra la migliore del Cuneo.
43’: out mantovano e palla in area per un non meglio identificato biancoceleste (i nostri antichi colori!) che la passa a Gonzi; pronto cross per Marchi che anticipa il suo marcatore, ma non sorprende il Tunno portiere.
Alla mezz’ora del secondo tempo entra il Tano Caridi e, 4 minuti dopo, pur stramarcato, offre un palloncino d’oro a Marchi, che sinistreggia in porta, ma un rossocrociato riesce a buttarla in corner.
Dopo altri 4 minuti, col Mantova un po’ sbilanciato, un tal Bonomo conclude un volatone con un sinistrone che finisce appena fuori, mi pare, ad opera del prode Bonato.
Per finire, 2 minuti dopo, altro numero di Caridi che pesca, nell’area piccola, la testa di Marchi, la cui zuccata, ahimè, finisce fuori.
Coraggio, l’andata l’è ’ndàda.