Panem nostrum

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Anche le farine saranno mantovane

Buon martedì panificato

Nella nostra provincia si produce il 32% del grano lombardo.

Abbiamo 27.000 ettari coltivati a frumento di cui 18.200 a grano tenero e 9000 a grano duro.

Nonostante queste cifre, non è detto che i circa 200 panifici artigianali usino farine provenienti dal territorio, vuoi perché utilizzano i premiscelati vuoi perché costano meno, sta di fatto le farine usate sono prevalentemente di provenienza EU ma anche extra UE.

Ci voleva chi, testardamente, ha cercato di mettere assieme tutti gli attori della filiera, dai produttori, ai trasformatori ai panificatori per farci assaggiare di nuovo il nostro pane mantovano.

A partire dalla prossima campagna di raccolta 2016-2017, il grano (tenero e duro) sarà conferito, dai produttori opportunamente sensibilizzati, praticamente a km quasi zero, ai molini di Cesole e Marmirolo che hanno aderito all’appello della Cia (Confagricoltura) per poi essere utilizzato dai panifici aderenti alla Cna che ci permetteranno di ritrovare il sapore del pane dei nostri nonni che sicuramente non andavano in Polonia o in Ucraina a prendere la farina che avevano a disposizione nelle centinaia di mulini, anche piccoli, dietro casa.

Ci voleva la pazienza e le relazioni delle associazioni di categoria per farci ritrovare il sapore di schiacciatine e di quelle forme di pane che portano, anche altrove, il nome della nostra provincia.

Dovremo, però, ancora attendere un altro anno. Ne varrà sicuramente la pena.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti