Buon lunedì di potere.
Da ieri, sul territorio nazionale, e perciò anche Mantovano, si può sparare alla selvaggina.
I cacciatori, in Italia sono 700.000, a Mantova 2500 riuniti sotto diverse sigle.
Assieme alle fabbriche di armi, i cacciatori e le associazioni che li raggruppano, sono un potente lobby che riescono a condizionare, spero con metodi legali, le decisioni di Governi e amministrazioni Regionali e Provinciali che hanno il compito di legiferare e regolamentare.
In Liguria, sono riusciti a far approvare una legge in fretta e furia, addirittura con la procedura d’urgenza che a fatica viene adottata in caso di catastrofi naturali e di terremoti, legge che stabilisce che chi disturba un cacciatore è passibile di una multa di 400 €.
In Lombardia, per ora, il dibattito sta stagnando sul problema dell’orario in cui è concesso ai cacciatori di entrare sui campi e nelle proprietà altrui. Per ora sino alle 12 con qualche permesso anche al pomeriggio.
Riuscire a far discutere e mettere d’accordo forze politiche diverse per ottenere vantaggi per i propri iscritti e per il proprio business, è il compito delle lobby (regolamentate in altri stati ma non da noi).
Noi abbiamo i “poteri forti”, citati da tutti quanti quando si vuol dare la colpa a nessuno.
Ecco, due componenti dei “poteri forti” li possiamo individuare nei cacciatori (qualche milione di voti tra iscritti e parenti) e nelle fabbriche di armi (miliardi di fatturati e di intermediazioni)
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti