Buon lunedì pragmatico.
La squadra di calcio di Mantova milita in LegaPro e, a detta da chi da anni scuce soldi e conosce la situazione, in questa categoria, il costo, senza contare i debiti è, almeno, di 1 milione e mezzo di euro all’anno.
Come sanno anche coloro che seguono marginalmente le vicende calcistiche, da sei anni va in onda la stessa telenovela delle presunte cordate, dei presunti acquirenti che parlano parlano ma non scuciono un “tolino”
Sul campo la squadra cerca di stare a galla, nelle stanze del consiglio di amministrazione i coltelli volano e ferisco ma non intaccano le tasche di chi i soldi li ha o dice di averli.
Adesso siamo ai “romani” che hanno il 75% ma che pare non tirino fuori i soldi, i “bresciani” che alle scadenze fanno l’assegno giusto per tirare avanti ancora un po’, ai “mantovani” che pur non avendo sottoscritto nulla ma promesso a voce, mantengono i loro versamenti che sono però una goccia nel mare di debiti e di doveri verso il personale che va dal magazziniere all’attaccante passando per l’allenatore ed altri ruoli.
Credo che, siccome se si passasse in serie B, il sistema dei contributi permetterebbe minori spese, l’obiettivo sportivo ed economico è il salto di categoria, ma bisogna arrivarci pagando debiti e giocatori.
Chi può permettersi di buttare più di un milione di euro all’anno per tentare la scalata alla serie B?
Direi pochi o nessuno, vista la storia degli ultimi 6 anni e i ripetuti fallimenti societari a catena.
Sperare però non costa nulla e gli abbonati in curva lo fanno da sempre, ma non basta.
Senza liquidi, anche le gambe diventano di legno.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti
Immagine tratta da: http://calciatoribrutti.com/wp-content/uploads/2015/04/gamba.png
