Accidentale ed inatteso è stato il ritrovamento nell'anta segreta di un vecchio armadio del Consorzio, di una serie di documenti e libri molto rari per Mantova
E’ stata raccontata oggi [ndr, 12 ottobre 2016] ai media durante una conferenza stampa organizzata, non a caso, sull’arcipelago Ocno sul Lago Inferiore di Mantova l’iniziativa che prende il nome di “Mantova delle acque”. Si tratta della prima esposizione degli archivi storici dei Consorzi di Bonifica mantovani, che diventerà appunto mostra aperta ai cittadini che sarà visitabile presso Palazzo San Sebastiano dal 21 ottobre al 18 dicembre 2016.
Accidentale ed inatteso è stato il ritrovamento nell’anta segreta di un vecchio armadio del Consorzio, di una serie di documenti e libri molto rari per Mantova, ma anche per le province limitrofe (quali Reggio Emilia e Piacenza) – come ha ricordato durante il suo intervento Elide Stancari – la Presidente del Consorzio di Bonifica Territori del Mincio, ente promotore della mostra assieme ai Consorzi di Bonifica Terre dei Gonzaga in destra Po, Garda Chiese, Navarolo e Burana. Il materiale ritrovato spazia dal Cinquecento ad oggi: un Gridario cinquecentesco di Guglielmo I, un trattato tra l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria e la Serenissima di Venezia, una planimetria ottocentesca dei giardini di Palazzo Te, carte idrauliche dal Settecento alla metà del Novecento, tra cui un Mortier e una mappa del Seicento. Tutto questo e molto altro sarà all’interno di questa esposizione che è inserita tra le iniziative di Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016, a sostegno del progetto Unesco “La civiltà dell’acqua in Lombardia”. La mostra è di carattere documentale e non scientifico, ed aperta ad ogni fascia d’età.