Abuso del Pronto Soccorso. Troppi codici verdi

Abuso del Pronto Soccorso. Troppi codici verdi

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Buon lunedì barellato

Dopo le foto di rito che tutti i quotidiani pubblicano circa gli angeli che nella notte di Capodanno, ma anche in quella di Natale, vigilano sulla nostra sicurezza e salute, il personale del Pronto Soccorso del Poma di Mantova si è trovato sommerso da una marea di richieste, alcune vere, molte altre solo frutto di ansie.

La Gazzetta titola che sono terminate le barelle per tenere sdraiati i pazienti che si presentano e che vengono suddivisi, in base alla gravità dei sintomi dichiarati, in casi di codice verde, giallo e rosso.

Ognuno di noi pensa di aver diritto a un codice sempre più grave di quelli che gli assegnano, perché, come è facile intuire, i rossi hanno la precedenza sui gialli che l’hanno sui verdi i quali poi l’hanno sui bianchi.

Non è la prima volta che il pronto soccorso é invaso da persone che hanno solo una brutta tosse o una lieve distorsione alla caviglia; è invalsa, comunque, l’abitudini di riferirsi subito al pronto soccorso prima che al proprio medico di base o di famiglia o prima ancora che al buon senso, per cui, da sempre, l’influenza, tipica di questa stagione, si combatte stando a casa al caldo, sotto le coperte e avendo pazienza.

Non essendo un tecnico, non ho una soluzione ma credo che si debba trovare una modalità per cui chi occupa, diciamo abusivamente, una barella per una cosa che poteva essere risolta altrove dal pronto soccorso, vada in qualche modo sanzionato perché, di fatto, ha intralciato i soccorsi ai iù gravi.

Già esiste un tiket per i casi che non sono un caso, ma forse è troppo poco.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti