La provincia di Mantova sta vivendo un vero e proprio boom, un’altra annata al’insegna del Bio
«Da parte degli acquirenti – spiega il presidente di Confagricoltura Mantova, Matteo Lasagna – c’è una forte richiesta, tanto che si parla di contratti stipulati addirittura un anno prima dell’entrata a regime delle produzioni. Molti agricoltori si stanno rivolgendo ai nostri uffici per passare al biologico».
Se alla fine dello scorso anno le aziende biologiche nel mantovano erano circa 180, ossia il 13% del totale lombardo che conta circa 1.350 aziende, le stime di quest’anno lasciano intravedere un ulteriore aumento del 25% nel numero delle imprese che decidono di convertire la loro produzione al bio, secondo dati che arrivano puntuali da Confagricoltura Mantova.
Il motivo è essenzialmente di carattere economico, con il mercato che in questo momento premia notevolmente i prodotti biologici, che possono contare su quotazioni che in alcuni casi ammontano a più del doppio di quelle del prodotto convenzionale, e la Regione che mette a disposizione notevoli incentivi.
Le cifre. Sul mercato di Milano, il frumento tenero viene quotato 185 euro/tonnellata se coltivato in maniera convenzionale, ma ben 401 euro/tonnellata se biologico, con un aumento dunque del 117%. Stessa cosa anche per il frumento duro, che passa da 217 a 320 euro/tonnellata (+47%); il mais, da 177 a 345 euro/tonnellata (+95%); l’orzo, da 166 a 301 euro/tonnellata (+81%); il risone, da 450 a 885 euro/tonnellata (+97%) e la soia, da 392 a 610 euro/tonnellata (+56%).
fonte: www.confagricolturamantova.it