Bracconaggio su laghi e fiumi tra Corpo Forestale sparito e leggi morbide

Bracconaggio su laghi e fiumi tra Corpo Forestale sparito e leggi morbide

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Buon giovedì legale

I nostri fiumi, e laghi, sono abitati da pesci “immangiabili” eppure sono oggetto di bracconaggio da parte di “truppe specializzate” che poi rivendono, senza scrupoli, su vari mercati, non escluso quelli nostrani pesce che ha assorbito tutto quanto di pessimo l’uomo affida alle acque di scolo, soprattutto industriali.

Secondo il Senatore pentastellato Gaetti, non giova al controllo del fenomeno lo smantellamento del Corpo Forestale dello Stato, l’unico corpo che ha tentato un golpe armato in Italia, ricordo io, che, dal gennaio di questo anno, é stato assorbito, con armi e bagagli e uomini, dai Carabinieri.

Oltre a questo accorpamento, che ancora non si capisce se negativo o meno sul piano della operatività, anche le leggi appena scritte, per combattere il fenomeno che ci riguarda da molto vicino, soprattutto sui laghi inferiore, di mezzo e sull’asta del Po, sono morbide e sfuggevoli che non fanno certo paura a gente disposta a tutto, ma proprio a tutto, pur di riempire i furgoni frigorifero di pesce al mercurio, ammesso che abbia assorbito solamente questo metallo.

La strada che rimane, allora, è di fare nuove leggi, meno morbide e meno blande, pena la correità.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti