E’ con orgoglio e precisione che ieri il direttore del Museo di Palazzo Ducale, Peter Assman, ha comunicato alla stampa i risultati ottenuti nel suo primo anno e mezzo di insediamento, all’interno di un Report 2016.
Tanta la progettualità svolta e quella già in cantiere per il nuovo anno, dallo staff di Assman. Nel lungo elenco del direttore si annoverano le carceri del Castello di San Giorgio che saranno risistemate e attrezzate per visite guidate; Corte Nuova che presto accoglierà il Museo delle Statue; la Cavallerizza di cui Assman intende valorizzare maggiormente Giulio Romano; quasi concluso inoltre il Museo dell’Alchimia, un progetto nato e costruito in collaborazione con il museo di Vienna.
Nuove acquisizioni, una galleria per il contemporaneo, una nuova collana editoriale del museo a cura di ELECTA, nuove segnalazioni per i turisti, che dai questionari di soddisfazione loro sottoposti dichiarano che torneranno sicuramente in città, una presenza del Museo sul territorio e con contatti oltre dogana, come mai prima.
Di recente è anche tornato a casa Ferdinando Gonzaga: un frammento della Pala della Trinità di Rubens, il ritratto di Ferdinando Gonzaga, l’infante di Mantova, per gentile concessione della fondazione magnani rocca di Parma da dove proviene. Sarà in esposizione presso la sala degli Arcieri di Palazzo Ducale fino al 15 marzo.
“Siamo sempre stati Capitale della cultura, lo siamo da secoli e continueremo ad esserlo”, ha dichiarato il direttore, che parla così davanti al frammento di Ferdinanzo Gonzaga. Il museo è il museo di tutti e tante sono le iniziative che graviteranno attorno al palazzo nel 2017, per adulti, bambini, disabili, mantovani, giovani e turisti. Lo staff di Assman ha pensato a tutti.
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