Il vespasiano della Domus Romana

Il vespasiano della Domus Romana

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Buon giovedì imperiale

Ieri il Sindaco Palazzi, e tanti altri, hanno inaugurato in piazza Sordello, a Mantova, l’Area Archeologica, pomposamente definita così da una scritta tipo cimiteriale, su una parete di marmo rosa di Verona usato, a suo tempo per i nostri marciapiedi più antichi.

So benissimo che è facile sparare sulla indifesa “Croce Rossa”, che in questo caso é chi ha concluso e voluto l’opera così come la si vede, ma credo sia difficile esimersi, se si commentano i fatti di Mantova, dall’esprimere un parere e, siccome questa rubrica si chiama proprio pareri, anche se distorti, mi esprimo.

Intanto, si poteva valorizzare il tutto con una bella lastra di cristallo portante uomini e cose, a livello di attuale acciottolato, come mi ha suggerito un amico bancario, nemmeno architetto, ma osservatore di quel che si vede di bello nel mondo, invece di costruire un muro che delimita la visuale di una delle più belle piazze italiane, muro, che é facile prevedere, diventerà la palestra dei graffitari, sotto le finestre della Questura, che fa tanto sfida, o, peggio ancora, come dimostra la foto “provocatrice” a corredo di questo parere, un vespasiano all’aperto, soprattutto di notte e soprattutto in assenza di vespasiani funzionanti nell’area più frequentata dai turisti quale è Piazza Sordello essendo quelli di piazza Pallone, vespasiani, spesso inagibili.

C’é da dire, che Vespasiano (l’Imperatore, non Vespasiano Gonzaga) probabilmente era coevo della Domus Romana ritrovata.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti