Pizza sospesa. Solidarietà contagiosa

Pizza sospesa. Solidarietà contagiosa

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Buona domenica solidale

Ci sono segnali che rendono allegra bella e fiduciosa la giornata e la vita.

La Voce di Mantova segnala di un pizzaiolo che lavora a Roverbella, il cui nome straniero non è secondario, che ha deciso di donare il cibo che produce a chi, entrando nel suo locale oltre ad avere avere fame, ne ha anche bisogno.

Con sua grande sorpresa, lo stesso giorno in cui la notizia compariva sul quotidiano locale, un signore è entrato in pizzeria, ha gustato una pizza e al momento di pagare ha lasciato 50 euro, che sono circa 10 margherite già pagate, per chi ne avrà bisogno.

Possiamo chiamarla pizza in sospeso, come a Napoli e in altre città si chiama il caffè lascito pagato per chi lo vorrebbe gustare ma non se lo può permettere, nascendo dalla tradizione della generosità, ospitalità e solidarietà proprio di chi ha provato ad avere bisogno degli altri.

Come il caffè anche la pizza in sospeso è un piccolo grande gesto che illumina la giornata del donatore, del consumatore e del pizzaiolo che l’ha innescata.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti