Buon sabato concorrente
Partiamo dal presupposto, a mio avviso purtroppo vero, che la crisi ancora non é passata per niente, e che forse ci siamo abituati abbassando gli standard.
Uno dei segnali é il proliferare di fiere inventate e di sagre prolungate perché la domanda c’é e l’offerta, prevalentemente di cibo, anche, soprattutto a prezzi un po’ più ridotti delle trattorie e dei ristoranti.
Trattorie e ristoranti che non hanno gli stessi vantaggi e privilegi degli organizzatori di sagre, feste e fiere.
Un tempo c’era chi si prendeva le ferie per fare il “risottaro” alla festa di partito o alla sagra del paese, adesso ci sono gli stessi che, in pensione, si sono riciclati e lo fanno praticamente a tempo pieno saltando da una fiera ad una festa ad una sagra che, anche se regolate da una norma Regionale e dai consigli Comunali come ieri a Mantova, avranno ancora, per tutto il 2017 la potenza di fuoco che si sono inventati negli anni, gli specialisti della elusione fiscale.
Se siete un fioraio avrete la concorrenza di chi offre piante in cambio di un obolo per qualche buona ragione, se siete un ristoratore dovete fare i conti con le fiere sagre e feste di partiti o donatori vari, se siete un pasticciere dovrete concorrere con chi, tra poco, in cambio di una offerta vi “regalerà” un uovo di cioccolata.
Per aprire una attività conviene, forse, attendere il 2018, quando le norme regionali andranno a regime o meglio ancora inventarsi qualche fiera o sagra ammesso che troviate qualche tipo di pasta che ancora non ha una sua festa.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti