Visita veloce ma intensa per il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, a Mantova per visitare il cantiere del palazzo del podestà e l’area San Nicolò ed ex ceramica, destinata ad accogliere il progetto Mantova Hub. A pochi mesi dalla promessa di sblocco dei fondi da parte dell’ex premier Matteo Renzi e a poche settimane dalle firme ufficiali che hanno destinato a Mantova 18 milioni di euro per il bando periferie, con il sindaco Palazzi e la giunta di via Roma gentili ha visitato il cantiere di piazza Erbe e il cuore di Mantova hub, il progetto di riqualificazione della periferia est della città. Annunciato – anzi confermato – il finanziamento di 9 milioni di euro del Cipe per completare il primo lotto del Podestà e far partire il cantiere per il recupero del monumento duecentesco fermo ormai da più di due anni.
Ancora aperto il dialogo con la comunità ebraica statunitense per quanto riguarda il progetto di Mantova Hub: il congresso rabbinico centrale di Stati Uniti e Canada ha chiesto aiuto al governo Gentiloni per tutelare l’antico cimitero ebraico di San Nicolò. Secondo il rabbino Issac Gluck «è un piano shock» quello proposto dal Comune di Mantova per riqualificare la zona in riva al lago Inferiore. L’ha scritto nero su bianco ricordando che la comunità ebraica conta più di 200mila membri e rivolgendo un appello al governo italiano affinchè preservi quel luogo sacro dove è sepolto da 400 anni Azariah da Fano, uno dei più grandi cabalisti della tradizione ebraica. Una lettera che ad oggi non ha avuto risposta.
Novità anche per i territori colpiti dal sisma, ricordando l’esperienza del 2012 di Mantova e dell’Emilia: anche se le cronache non ne parlano, le esigenze sono ancora molte.