Buon sabato modificato
La raccolta differenziata nell’area Unesco di Mantova, fatta con i sacchetti, funziona per le statistiche dei comuni “ricicloni” ma non per il decoro e il diffuso untume dei marciapiedi.
Delle minzioni dei cani proprio sui sacchetti esposti sul marciapiede ho già detto, manca adesso la scelta, sempre rinviata e ancora non definita, del cambio del tipo di raccolta che passerà, almeno per il centro storico, all’uso dei cassonetti, speriamo diversi da quelli già utilizzati prima dei famigerati sacchetti.
Stando alle cronache, il problema é estetico e di localizzazione, ovviamente nessuno vorrà averli sotto casa, ma io credo che sarà anche tecnologico perché si può confidare solo sulla intelligenza dei cassonetti; quella dei conferitori é stata già smentita in precedenza per l’uso che ne veniva fatto.
Anche se i contenitori erano di colore diverso, destinati a contenere scarti di un solo tipo, si trovava di tutto, fuorché lo scarto che ci sarebbe dovuto essere.
Il vantaggio della differenziata é che costa poco, al singolo, dividere una piccola massa mentre costa moltissimo dividere una grande massa.
Siccome, relativamente allo smaltimento credo poco nei miei simili, confido, per ora nella tecnologia di quelli che a Roma, dove la differenziata non sanno nemmeno cosa sia, vengono chiamati i secchioni della monnezza.
Attendo fiducioso, con passare dei giorni, che si trovi una soluzione.
Entro l’anno potrebbe succedere.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti