Buon lunedì contributivo.
Noi Italiani siamo noti, in Europa, anche per non utilizzare fondi comunitari messi a disposizione.
Non presentiamo i progetti per ottenerli e infatti i soldi ritornano al mittente, e non sono bruscolini, ma milioni di euro.
Pensavo che deve essere incisa nel nostro DNA, questa “ritrosia” a utilizzare gli aiuti, leggendo che a BorgoVirgilio, il Comune, ha messo a disposizione dei fondi per gli inquilini morosi ma in pochi fanno domanda di aiuto e i fondi rimangono lì, fermi.
Ci sono, più soldi che morosi richiedenti.
Allora non sono solo i politici, a cui si attribuiscono tutte le disgrazie del mondo, ad essere distratti e a perdere le occasioni; é un problema diffuso, legato in parte alla scarsa pubblicizzazione dei contributi ma anche alla pigrizia di dover compilare documenti o redigere progetti.
C’é chi si é inventato un lavoro facendo il consulente ricercatore di fondi europei, offrendosi sul mercato a società, ditte e Comuni a cui potrebbe interessare ciò che l’Europa propone di finanziare ma che non hanno personale, o voglia, in grado di fare le domande necessarie.
Senza chieste, i soldi ,non piovono dal cielo, nemmeno da quello europeo.
Pronti a piangere miseria e tendere la mano ma non a usarla per scrivere domande e progetti.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti