Buon lunedì inscusabile
A Torino, per una “bravata”, c’é chi ha fatto esplodere (proprio di questi tempi di allarme) tra la folla un petardo che ha causato più di 1700 feriti; negli stessi giorni, nel Parco del Mincio, c’é chi ha acceso un falò, incendiando 15 ettari, ripeto 15 ettari di canne di palude e, con esse, nidi di ogni essere vivente, nella zona umida tra le più importanti d’Europa che, di colpo, é diventata Ex zona umida più importante d’Europa.
Siamo nell’epoca dei distratti che chiedono, a posteriori, scusa di quello che non pensavano di causare.
Non sembri irriverente il confronto tra i due avvenimenti che hanno un denominatore comune: la disattenzione, la leggerezza, l’ignoranza, il non prevedere le conseguenze invece facilmente prevedibili ad una mente normale.
A Torino, migliaia di persone che accalcandosi si ferivano l’una con l’altra causando feriti, svuotando le riserve di aghi, di filo, di cerotti e di ghiaccio negli ospedali e nelle case attorno al luogo che doveva essere di festa per un rito calciofilo; nel Parco del Mincio contadini che non potevano non sapere che il fuoco appicca altro fuoco e che ha, con molta probabilità cancellato per sempre, dai ostri laghi, l’airone rosso, lo svasso maggiore, il falco di palude, le gallinelle, il cigno reale, le folaghe, il canapiglia e molti piccoli mammiferi.
Non possono bastare le scuse tardive e irricevibili.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti