Buon lunedì legale
Sarebbe interessante se gli avvocati penalisti che, come ci ricorda la Gazzetta di oggi hanno proclamato un ennesimo sciopero per il 18 di questo mese, spiegassero bene perché bloccano processi che attendono da troppo di essere celebrati.
Leggendo tra le righe del loro comunicato, colgo una preoccupazione si per il loro futuro lavoro se e quando entrerà in vigore il codice antimafia e delle norme sulla confisca allargata dei beni, ma soprattutto una preoccupazione legata al livello di democrazia e di libertà nel nostro paese.
Cito un passo significativo per non essere frainteso.
Quella in discussione alla Camera, dopo il sì del Senato “… é una riforma autoritaria che allontana il nostro Paese dal giusto processo… una riforma che frutterà assai poco sul piano della lotta alla criminalità dei colletti bianchi, ma che certamente contribuirà ad abbassare in maniera consistente lo standard delle garanzie e a collocare l’Italia al di fuori dei parametri indicati dalla giurisprudenza Cedu” Cioé della Corte Europea per i diritti dell’Uomo.
Credo che in un momento in cui il populismo impera a diverse latitudini, in cui l’uno solo al comando affascina, rimetterci del proprio (leggasi parcella) é un bel segno di attenzione e di democrazia, perché non esiste l’eccesso di democrazia, semmai esiste l’eccesso del suo contrario.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti