Buon mercoledì sicuro
Quando hanno dovuto decidere chi far passare sul ponte instabile di S. Benedetto Po, hanno escluso i Tir, come era facile immaginare.
Via libera a bici, moto, auto e furgoncini, ma, consapevoli che non bastano i cartelli hanno ristretto gli accessi portando il guard rail a creare un varco di 2 metri e quaranta in entrata e uno un po’ più grande in quello di uscita, nello stesso lato.
Nel 2012, già sei anni sono passati, ci si é posti anche il problema della sicurezza per cui, al fine di lasciar passare i mezzi anche grandi dei pompieri, in caso di necessità, il varco di uscita, come detto, si é lasciato più grande.
Alcuni camionisti, scoperto il trucco, hanno fatto finta di essere come i mezzi dei pompieri e accedevano in contromano dal lato che sarebbe stato di uscita, più larga, per aggirare il divieto, divieto che ovviamente non riguardava la larghezza dei mezzi, ma il loro peso e quello trasportato che sicuramente non aiuta le stanche arcate da sostituire.
Adesso, la Provincia, responsabile del tratto, ha ristretto anche i varchi di uscita e così, per colpa di indefinibili utenti della strada, che dovrebbero essere professionisti del trasporto, in caso di emergenza, i pompieri di Mantova raggiungeranno S. Benedetto facendo il giro dell’oca dell’autostrada, uscendo a Pegognaga.
Effetti dell’imbecillità umana.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
Immagini tratte dalla Gazzetta di Mantova on-line