Buon lunedì sportivo
Il Fair Play, che tradotto significa “gioco corretto”, non é di gran moda, né nella vita di tutti i giorni e molto meno nello sport, e non solo in quello professionistico, anzi.
I cosiddetti “amatori” pare si dopino più di altri, gli spalti dei campi dove giocano i “primi calci” sono spesso una palestra di parolacce e insulti che genitori adulti vomitano contro l’avversario del loro bambino, le simulazioni in campo, non sono poi così rare.
A Viadana, sei ragazzi dell’Istituto superiore S. Felice, sono stati premiati per il loro Fair Play appreso durante le ore di educazione fisica e poi verificato sul campo nei campionati studenteschi, relativamente alla loro sportività, impegno, rispetto delle regole, dell’arbitro, degli avversari, delle strutture sportive lasciate in ordine e con gli spogliatoi puliti, e riusabili immediatamente senza intervento di una squadra di sanificatori.
E’ ora di riconoscere e premiare la correttezza più della furbizia e della “cattiveria” sui campi o nelle gare in genere.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
Immagine: Gazzetta di Mantova