Tanti şbadàc e ‘n qual sandüc

Tanti şbadàc e ‘n qual sandüc

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la partita vista dal Ciffo

Tanti şbadàc (con la “c” dolce come quella di “ciao”) e ’n qual sandüc (idem) = tanti sbadigli e qualche singhiozzo (nel senso di sussulto). È così: non ricordo di avere sbadigliato tanto guardando una partita del Mantova, che nel primo tempo ha praticamente lasciato l’iniziativa al Matelica. Qualche sussulto è arrivato nel secondo tempo, con qualche occasione che poteva finire in gol.

Scuse? Troise, che pure è soddisfatto come il mister avversario, ricorda “quanto speso domenica in nove” e la Gazzetta parla di “poco coraggio” iniziale. Io ci aggiungo che il terreno non doveva essere granché, visti alcuni strani rimbalzi del pallone. Insomma, s’è preso un punto, non si son presi gol e restiamo in zona playoff. Contentémas.

Disegno solo le nostre tre migliori occasioni, naturalmente nel secondo tempo.

7’. Cheddira-Ganz-Zibert-Ganz e tiraccio talmente debole e scentrato che preferisco dar la colpa al terreno. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

37’. Zigoni (subentrato a Ganz) si tuffa su un bel cross di Zanandrea, schiaccia di testa e palla sul palo. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

39’. Zigoni dà un ottimo palloncino a Sane (subentrato a Cheddira), il rimbalzo pare falso ma la coordinazione del ragazzo è buona, buono il tiro e bella la parata del bianco Vitali. Picémagh le man a tüti dü e s-ciao.  (clicca sul disegno per ingrandirlo)

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