Buon sabato cauto
Nell’area di Gonzaga colpita dalla violentissima grandinata delle settimane scorse, oltre alla natura anche l’amianto presenta il conto.
I danni, per ora, sono lievitati a circa 60 milioni, e, in più, si aggiunge il rischio amianto, lasciato sui tetti sino ad ora perché integro, e pertanto meno pericoloso, ma, tra i colpi della grandine e quello degli umani che lo lanciano a terra dai tetti, con le fibre al vento, il pericolo non è solo economico ma di salute.
Dal 1992 il minerale contenuto nelle tettoie con amianto, è certificato cancerogeno; trattarlo senza protezioni e, soprattutto, abbandonarlo, è dare uno schiaffo ulteriore al suolo che calpestiamo e alla salute degli umani, a tiro di refolo ventoso, perché le fibre vanno dove e come vogliono, e, purtroppo, c’è anche il vento, in natura.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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